| Duncan e Vale: ehi ragazzi ciao Simon: ciao Io: ciao Duncan: devono ancora arrivare gli altri Simon: già adesso dovrebbero essere qui
Infatti arrivarono anche Lee Sara e Antony……
Simon: eccoli Lee: ehi ciao a tutti Sara: ciao Antony: ciao ragazzi, ragazze Tutti : ciao Ant Simon: dai entriamo? Duncan: si entriamo
Cosi entrammo nel locale tutti insieme,ordinammo da bere e presimo posto ad un tavolo,incominciammo a parlare, anche se cera ben poco ormai da dirsi……. La serata come la giornata passò,non era stata per niente una serata come tante altre che avevamo passato, era stata tristissima, nessuno riusciva, a ridere e neanche a scherzare, perfino Lee che di solito sdrammatizzava tutte le situazione, quella sera era triste, non sapeva che dire, per non parlare di Antony che non ha fatto altro che stare muto, zitto, dentro di lui era tremendamente triste……Arrivò il momento dei saluti, comunque li avremmo rivisti ancora il mattino dopo alla nostra partenza in aeroporto…..
Simon: ragazzi noi abbiamo deciso di partire domani mattina verso le 10.00 Duncan: ah di già? Simon: si tanto ci ospita un mio caro amico che non vedo da tempo Carlo Antony: ah si Carlo me lo ricordo salutamelo Simon: certo lo saluterò da parte di tutti voi Sara: non ce la faccio Lee: ehi ehi amore, avevi promesso che non piangevi Vale: Sara ti prego, basta piangere se no fai piangere anche me Duncan: poi appena potremo, che vi sistemate nella nuova casa, vi veniamo a trovare tutti quanti Simon: ma certo che si, sarete sempre i benvenuti Lee: come farò lontano dalla mia piccola mocciosetta Simon: ehehe Io: dai andiamo che si è fatto tardi se no domani facciamo fatica a svegliarci Sara: amooooooooooooooooooooooooooo Io: Sara ti prego non piangere Sara: non ce la faccio a vederti andare via Vale: resteremo per sempre amiche noi Io: ci potete contare
In quel momento i ragazzi si abbracciarono forte e noi scoppiammo a piangere, perfino Simon che apparentemente sembrava il + duro, gli sono scese le lacrime, era difficile anche per loro separarsi, dopo quasi una vita passata insieme, quante cavolate e quanti ricordi , quante risate e quanti pianti , per non parlare dei momenti brutti e bello, passati tutti e 4 insieme. La cosa che dentro di me mi rendeva triste, è che una storia si stava per concludere, si stava per chiudere la storia dei BLUE…….. Dopo i vari saluti io e Simon come tutti gli altri tornammo a casa, l’in domani ci avrebbe atteso una giornata faticosa, e piena di arrivederci a chi sa quando…. Quella notte senza farmi sentire da Simon, mi misi a piangere, sdraiata nel letto,che guardavo quegli scatoloni per terra, già imballati pronti per essere portati via, quei lenzuoli vecchi che coprivano i mobili, tutto quello mi dava una tale tristezza, stavo per staccarmi da qualcosa che fino ad adesso mi apparteneva,ripensai a tutti quei bei momenti ,passati io e lui da soli, con i nostri amici, e alla prima volta che entro Azzurra a far parte della famiglia, quante risate e quanti pianti aveva visto quella casa. Dopo un po’ Simon si girò verso di me, e sentendomi piangere mi abbraccio forte da dietro,mi sentivo sicura tra le sue braccia, per un’ attimo era riuscito a farmi dimenticare tutta quella malinconia e a farmi tornare il buon umore , bastava veramente un suo piccolo gesto per farmi tornare il sorriso.
Simon: amore perché piangi? (con voce assonnata) Io: niente non ti preoccupare, scusa se ti ho svegliato Simon: triste? Brutti pensieri? Io: dai dormiamo che domani ci aspetta una giornata faticosa Simon: ok bacio,Buona Notte amore Io: notte
Quella notte sembrava essere passata più veloce di tutte, arrivò il mattino ben presto, io ancora dormivo, mentre Simon cercò di svegliarmi dolcemente, dandomi un bacio sulla spalla scoperta…
Simon: amore svegliati, è già mattina Io: ehi amore, dammi un bacio e stringimi forte Simon: ma non stavi dormendo? Io: non ho chiuso occhio tutta la notte Simon: immagino, anche io ho fatto fatica a dormire Io: non ce la faccio Simon: amore, ehi ci sarò sempre io vicino a te, non fare cosi ora Io: ok ti prometto che cercherò di reagire Simon: ti ho anche preparato il caffè Io: grazie, mi ci vuole un buon caffè per iniziare sta brutta giornata Simon: non parlare cosi , piuttosto ci dobbiamo muovere Io: a che ora dobbiamo essere in aeroporto? Simon: il nostro volo per Roma è alle 10.00 Io: e gli altri? Simon: gli altri ci aspettano là in aeroporto Io: ok allora mi vado a cambiare Simon: si Io: ah e la macchina? Simon: non ti preoccupare, arriverà a Roma intatta Io: va bene, basta che ci abbia pensato tu Simon: si mi sono rivolto a gente di cui ci si può fidare Io: bene Simon: io chiamo un taxi Io: si
Simon chiamò il taxi che ci venne a prendere d’avanti casa nostra alle 9.30, cosi ci vestimmo, mettendo il pigiama in valigia, preparai la bimba, e finalmente potavamo andare, dire addio a quella bella casa…
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