| Dunk in musica Con I Blue, Duncan ha pubblicato gli album: The Platinum Collection, 2006; 4Ever Blue, 2005; Best Of Blue, 2004; Guilty, 2003; One Love, 2002; All Rise, 2001. Come solista, ha pubblicato il brano I Believe My Heart, scritto da Andrew Lloyd Webber, uno dei più grandi autori di musical di tutti i tempi.
Era il frontman della boyband più amata d’Europa. Poi ha detto basta, per dedicarsi a se stesso, alla figlia, alla tv. E oggi ritorna con un album e un musical
Chi non ha sognato almeno una volta che il suo principe azzurro assomigliasse a Duncan James? Bé, non siamo state le uniche a pensarlo: l’ex cantante dei Blue è stato scelto per interpretare a Londra in estate il musical Sleeping beauty (la Bella Addormentata, ma i riferimenti con la fiaba sono relativi) dove vestirà i panni dell’erede al trono Richard, che incanterà la protagonista Rosie, una donna che ha sofferto tanto durante la sua vita.
Cosa ci racconti dell’album? Prima di debuttare a teatro Duncan infatti, promuoverà il suo disco, che uscirà in Italia i primi di Maggio.
È stato un processo molto lungo perché mi sono preso tutto il tempo necessario per far le cose bene.
E' stato difficile fare tutto da solo?
In realtà no, è bello stare in uno studio di registrazione, dopo aver scritto un pezzo, e cantarlo da solo senza dover alternare le strofe con altri tre cantanti!
Che ritmi ha l’album?
Non volevo che fosse una copia di quello che facevo con i Blue, e neppure che somigliasse ai lavori di Simon e Lee. Credo sia unico perché sto cercando la mia strada come artista.
Preferisci Lee Ryan o Simon Webbe come solisti?
Sono entrambi in gamba e sono contento per loro. Simon ha la mia stessa casa discografica, quindi in un certo senso siamo compagni: all’inizio non pensava di fare meglio di Lee e invece ha realizzato un ottimo lavoro. Il successo di Lee comunque me l’aspettavo, perché ha una voce emozionante e adoro sentirlo cantare!
Possibile che non tifi per uno dei due?
Nella mia auto ho entrambi i cd, ma sono lavori diversi e non si possono paragonare.
Che ne pensi di Anthony Costa, che ha fatto un reality?
Questo tipo di tv è simpatica da guardare, ma se partecipi ad uno show del genere è perché ne vuoi ricavare qualcosa e non certo per vivere nella giungla. Io non lo farei, ma se a lui va bene, lo rispetto: l’ho visto, se l’è cavata alla grande!
Che ci dici dell’esperienza teatrale?
Tutti i miei compagni sono stati carinissimi e mi hanno aiutato tanto perché hanno capito che avevo fatto esperienze artistiche differenti. È fantastico...
Cosa ci racconti di tua figlia Tianie-Finn? Ormai ha 14 mesi...
Sì, sta diventando grande! Non è facile vederla spesso, lei vive a Manchester e io a Londra, ma quando posso cerco di starle vicino e di comportarmi da buon papà. Non farò gli sbagli che mio padre ha fatto con me!
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